Seguici su
Cerca

Lavis combatte la Processionaria

Prosegue celermente il lavoro di rimozione dei nidi di processionaria tra Lavis e le sue frazioni

Data :

4 marzo 2025

Lavis combatte la Processionaria
Municipium

Descrizione

Prosegue celermente il lavoro di rimozione dei nidi di processionaria tra Lavis e le sue frazioni. Citiamo da Wikipedia: la processionaria del pino è un lepidottero diffuso in Eurasia e Nordafrica. È altamente distruttivo per le pinete poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. Inoltre, durante lo stadio larvale tale insetto presenta una peluria che risulta particolarmente urticante per vari animali, compreso l'essere umano.

 

A fornire le spiegazioni pratiche è Marco Dalle Carbonare, dell’ufficio tecnico comunale. «Come ogni anno facciamo il controllo sui nidi di processionaria, assieme alla Cooperativa Paganella che ha incarico dal Comune per la manutenzione del verde. Ci sono due modi per rimuovere i nidi: o con il tree climbing, ovvero l’arrampicata sugli alberi, oppure con l’uso di piattaforme autocarrate, dove è possibile arrivare con questo tipo di mezzi.

È importante agire prima che le larve escano dai nidi, per completare il proprio ciclo vitale a terra. Va detto che, a oggi, non esiste un disciplinare tecnico condiviso su come effettuare la distruzione. A Lavis ci attrezziamo presso il cantiere comunale e con la presenza dei Vigili del fuoco: i nidi vengono bruciati in un bidone, con l’ausilio di un combustibile. Il rilievo di quest’anno riferisce di una trentina di nidi e, al momento, siamo a circa metà del lavoro: siamo partiti dalle zone più sensibili».

L’assessore all’ambiente Franco Castellan aggiunge: «Nel corso di quest’anno verrà sperimentata sulle conifere del Parco urbano don Paride Chiocchetti la lotta alla processionaria attraverso l’endoterapia, che elimina le larve nei primi stadi di sviluppo ed evita così le operazioni di salita sulle piante per l’asportazione manuale dei nidi e i relativi costi di personale e di noleggio dell’autoscala. In pratica verrà iniettato nel tronco delle conifere un insetticida sistemico che, attraverso la linfa, raggiungerà il fogliame e impedirà ai voraci insetti di nidificare. Valutati i risultati, si potrà estendere la pratica a tutto il territorio. È un intervento che va fatto in estate, quando le piante sono nel pieno della loro vigoria vegetativa. Un intervento simile è stato fatto lo scorso anno sugli alberi di leccio di via Rosmini e di alloro di via dei Colli, infestati da un tipo di cocciniglia cerosa particolarmente resistente ai trattamenti con oli vegetali che erano stati ripetutamente eseguiti. Questo parassita non è nocivo per uomini e animali, ma danneggia molto le piante, tanto da aver indotto qualcuno a pensare che gli alberi non fossero adeguatamente curati. In realtà le piante avevano subito un forte attacco. Il trattamento endoterapico presenta diversi vantaggi: protegge la pianta per più anni (circa 4 o 5) e risulta molto più economico rispetto alle operazioni di rimozione dei nidi».

La rimozione è un obbligo di legge? Risponde il tecnico Dalle Carbonare «Lo era, ma adesso non lo è più. Resta l’indicazione, ai Comuni, di agire. Noi non abbiamo boschi ma, per i Comuni che li hanno, adempiere all’obbligo di legge sarebbe stato semplicemente impossibile. Noi garantiamo la rimozione sul territorio urbano e su quello frequentato dalle persone».

Ultimo aggiornamento: 4 marzo 2025, 09:32

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?

1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?

1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot