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Nave San Felice, delega a Chiara Benedetti

Al via un percorso partecipato di progettazione socio-urbanistica per il recupero e la valorizzazione degli spazi pubblici della frazione

Data :

31 luglio 2025

Nave San Felice, delega a Chiara Benedetti
Municipium

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Durante il Consiglio comunale di mercoledì 30 luglio, il Sindaco Luca Paolazzi ha comunicato l’attribuzione di una delega alla Consigliera Chiara Benedetti: si occuperà di avviare una collaborazione per l’ideazione e gestione del percorso partecipato di progettazione socio-urbanistica volto al recupero e alla valorizzazione degli spazi pubblici della frazione di Nave San Felice.

«In linea con questa delega – spiega il Sindaco - abbiamo già cominciato ad adoperarci, grazie proprio al contributo di Chiara Benedetti, inviando una richiesta di contributo all'Autorità per la partecipazione locale della Provincia: per finanziare un processo partecipativo da avviare nella frazione. L'idea è quella di strutturare un percorso di progettazione urbanistica partecipata, che mira alla rigenerazione degli spazi pubblici. Questo allo scopo di valorizzare il ruolo dell’abitato di Nave San Felice all’interno del sistema urbano di Lavis, tramite un ripensamento e una riqualificazione degli spazi, che portino a una riappropriazione degli stessi da parte dei cittadini, anche valorizzando e mettendo a sistema alcune progettazioni di opere pubbliche già in itinere».

Dal canto suo, Benedetti ha spiegato: «Tra le linee di governo del territorio individuate dalla presente consiliatura, c’è quella che non esiste Lavis senza le sue frazioni. L’abitato di Nave san Felice è stato scelto quale territorio pilota per questo tipo di esperienza, che apre il confronto al contributo ideativo dei cittadini, degli operatori commerciali e delle varie forme di socialità radicate nel territorio. Con l’aiuto di facilitatori, piena attenzione sarà data a incoraggiare il contributo di tutti e, in particolare, anche di quei soggetti che tendenzialmente sono più restii a esporre pubblicamente le proprie idee.

Gli esiti del percorso confluiranno in un documento che dovrà essere condiviso tra amministrazione e cittadini. La prospettiva sarà quella di una progettualità a 360 gradi e a medio/lungo termine.

Con la realizzazione effettiva delle opere ci saranno effetti tangibili quali incremento della vivibilità dei luoghi e aumento della percezione del bello e della qualità architettonica e paesaggistica; ma la possibilità di arrivare a tutto ciò con percorsi di progettazione che nascono dal basso, e valorizzano l’ascolto costruttivo e strutturato dei cittadini, genera anche importanti effetti indotti, che consistono nel poter avvicinare il cittadino all’amministrazione e accrescere la coesione sociale e il senso di appartenenza a una Comunità».

Ultimo aggiornamento: 31 luglio 2025, 11:38

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