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Materiale di scavo del bypass, il Sindaco relaziona in Consiglio comunale

«I riscontri ricevuti ci tranquillizzano e abbiamo fiducia nell’attività di vigilanza dell’Osservatorio. Sarà comunque nostra cura continuare a presidiare questa importante attività a continua tutela del nostro territorio e della nostra comunità»

Data :

31 luglio 2025

Materiale di scavo del bypass, il Sindaco relaziona in Consiglio comunale
Municipium

Descrizione

Nel corso del Consiglio comunale di mercoledì 30/07/2025, il Sindaco Luca Paolazzi, anche a seguito di alcune dichiarazioni emerse nel corso dell’evento pubblico organizzato in data 09/07/2025 a Lavis dal Comitato No Tav Trento, ha riferito in merito alla destinazione del materiale di scavo del bypass ferroviario di Trento.
In particolare, si è appreso che nell’ambito dei lavori di realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento, vi è la previsione che i materiali di risulta degli scavi possano essere depositati in due cave di porfido della zona di Camparta.
Visto che in tale zona dell’alveo del torrente Avisio è collocata una condotta sotterranea di emungimento idrico che alimenta l’acquedotto potabile del Comune di Lavis e poco distante vi è l’opera di presa dell’impianto di irrigazione a goccia a servizio di gran parte del territorio comunale coltivato a vigneto e frutteto, l'Amministrazione ha ritenuto importante ottenere corrette informazioni sulla funzione dei suddetti siti e sulla natura del materiale di scavo ad essi destinato, anche al fine di fugare ogni dubbio nella cittadinanza su possibili contaminazioni della falda o dei corpi idrici.
In tal senso, il Sindaco ha riferito che “in data 17/07/2025 la Giunta del Comune di Lavis ha incontrato i referenti dell’Osservatorio del Brennero Lotto 3, nelle persone del Coordinatore Stefano Robol e del referente tecnico Massimo Negriolli, allo scopo di acquisire in via ufficiale -  direttamente dal soggetto deputato al controllo e alla vigilanza sugli impatti che l’opera produce nonché sulla vigilanza del rispetto delle disposizioni sulla tutela del lavoro e dell'igiene sui luoghi di lavoro - elementi informativi sullo stato dell’arte dei lavori della circonvallazione ferroviaria di Trento e precipuamente sulla gestione del materiale da scavo.”
A seguito dell’incontro il Comune ha poi inviato all’Osservatorio una nota scritta con specifiche richieste di informazione, in particolare relative a
1. Funzione del materiale di scavo destinato ai due siti di Camparta individuati da Italferr;
2. Caratterizzazione del materiale di scavo destinato ai due siti di Camparta (colonna A o B);
3. Volumi di conferimento previsti nei due siti e modalità di trasporto del materiale;
4. Procedure di controllo dell'idoneità del materiale che sarà conferito e possibilità per l’amministrazione comunale di accedere al loro esito.
Alla nota del Comune l’Osservatorio ha prontamente e puntualmente dato riscontro in data 22/07/2025.
Dalla risposta dell’Osservatorio si evince innanzitutto che, in relazione alla natura dei quesiti, ci si riferisce a quanto previsto nell’ambito delle cosiddette opere di parte B, ovvero quella fase dei lavori che prevede la realizzazione delle due gallerie naturali con scavo meccanizzato (utilizzo delle TBM - Tunnel Boring Machine) e non alle opere di parte A, attualmente in corso, che consistono nella predisposizione degli imbocchi Nord e Sud da cui partiranno le TBM.
Con specifico riferimento ai quesiti posti dal Comune l’Osservatorio ha invece risposto che:
1. i siti di destinazione finale del materiale proveniente dallo scavo delle gallerie naturali sono definiti all’interno del Piano di Utilizzo Terre delle opere di parte B, elaborato da Italferr S.p.A. In questo elenco compaiono anche i due siti di Camparta dove potranno eventualmente essere conferiti solo materiali in colonna A. Ad oggi risulta autorizzato il sito denominato Bragagne 2. Il materiale è destinato esclusivamente ad interventi di ripristino ambientale e non alla lavorazione e al riutilizzo.
2. il materiale conferibile nei siti di Camparta è solo quello in colonna A, proveniente dallo scavo meccanizzato delle gallerie naturali. Non è previsto, in quanto non ammesso dagli strumenti urbanistici, alcun conferimento di materiale in colonna B nei siti di cui trattasi, così come il conferimento di eventuali materiali contaminati provenienti dall’area di Trento Nord.
3. in base ai dati forniti dalla PAT la disponibilità volumetrica è di 190.000 mc per il sito Piani di Camparta e di 400.000 mc per il sito Bragagne 2. Come modalità per il conferimento è previsto l’utilizzo di mezzi su gomma. In ogni caso i siti di Camparta non saranno presumibilmente gli unici sul territorio provinciale.
4. il materiale, una volta scavato, sarà soggetto a caratterizzazione nel sito di produzione al fine di verificarne la corretta classificazione e potrà eventualmente essere conferito nei siti di Camparta solo ad esito positivo della caratterizzazione in colonna A. Qui potrà essere soggetto a nuove analisi per comprovare i risultati della prima analisi.
In conclusione dice il Sindaco «Ringrazio l’Osservatorio per la disponibilità, la collaborazione e la professionalità. I riscontri ricevuti ci tranquillizzano e abbiamo fiducia nell’attività di vigilanza dell’Osservatorio stesso. Sarà comunque nostra cura continuare a presidiare questa importante attività, a continua tutela del nostro territorio e della nostra comunità, sempre in collaborazione con l’Osservatorio».

Ultimo aggiornamento: 31 luglio 2025, 09:50

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