Descrizione
Ha ottenuto l’unanimità di “sì”, in Consiglio comunale, l’approvazione del Peba: piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Elaborato dal collettivo Architutti, in particolare dalle architette Anna Viganò e Livia Porro, il monitoraggio ha individuato 471 criticità - una ogni 28 metri – di cui 454 a Lavis e 17 a Pressano. Un numero che può fare impressione ma sono le stesse consulenti a rassicurare: Lavis mostra da anni sensibilità al tema e il numero di rilievi è, anzi, positivo rispetto ai dati medi. Non solo: gran parte delle criticità sono di modesta entità e possono essere risolte con interventi ordinari.
A introdurre il tema in aula è stato l’Assessore al verde, ambiente, promozione turistica, beni comuni e partecipazione Franco Castellan. «Fin dal 2017 Lavis ha investito in questa direzione, col progetto “Muoversi in libertà – Sì grazie”, che ha coinvolto 3 giovani tecnici in servizio civile. In tempi più recenti, una spinta positiva è giunta dalla Provincia, che ha dato impulso a investire in questo tipo di monitoraggio. Fino a poco tempo fa si ragionava normalmente sulle barriere fisiche, oggi la sensibilità si è allargata, a ricomprendere anche tutte le difficoltà cognitive o sensoriali».
Parola dunque all’architetta Viganò. Lo studio è una mappatura puntuale di circa 22 km di “stradario” comunale. Gli indirizzi forniti potranno andare a beneficio del Comune e del cantiere comunale, ma anche delle aziende esterne incaricate di nuovi appalti e – altrettanto – dei privati le cui scelte edilizie portano conseguenze sugli spazi pubblici.
Ma quali sono le criticità? Ecco gli esempi più frequenti. Con arredo urbano assente o inadeguato ci si riferisce solitamente alla mancanza di panchine, alberature o fontanelle, necessarie a chi ha bisogno di una sosta ma anche a chi ha difficoltà cognitive e ha bisogno di momenti in cui fronteggiare la complessità dell’ambiente urbano. Gli attraversamenti pedonali sono a volte assenti o non segnalati adeguatamente, o con dislivelli da superare. Ci sono poi segnaletica non adatta a tutte le necessità, ostacoli come il tavolino del bar o il lampione; ancora: assenza di parcheggi adeguati, passi carrai e sconnessioni nella pavimentazione. Frequenti sono i problemi di pendenza, per alcuni marciapiedi è utile installare archetti metallici per separarli dalla strada. Ancora sui marciapiedi: attenzione alle larghezze e alla vegetazione che, se non potata, li invade restringendoli. Altrettanto importante il mondo della segnaletica tattile e di quella per gli ipovedenti come, altrettanto, l’installazione di segnalatori acustici sui semafori.
Per il Sindaco Luca Paolazzi: «Avremmo potuto approvare questa deliberazione in Giunta, ma sono convinto che il tema meritasse una trattazione in Consiglio. Di questi argomenti si è parlato durante le campagne elettorali e qui si fa la differenza solo se la collettività è coesa nel portare avanti l’impegno. Quello che ci viene presentato è un piano e non un progetto, dunque non stabilisce quali interventi fare o quando farli. Al contrario, fa da linea guida per indirizzare le prossime azioni».
«Alcuni interventi vanno già nella direzione indicata dal piano – ha concluso l’assessore Castellan – In piazza Caduti di tutte le guerre, la nuova fermata dell’autobus è attrezzata al meglio, anche con la segnaletica tattile. In un altro caso, un supermercato ha accolto le nostre indicazioni per correggere le pendenze e segnare il percorso per gli ipovedenti sulle parti di sua pertinenza».
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Ultimo aggiornamento: 23 novembre 2025, 12:27