Descrizione
Con 12 “sì” e 4 astenuti, il Consiglio comunale di Lavis ha approvato il piano di lottizzazione dell'area Masere. Da anni la zona, a nord del paese, è abbandonata e degradata. In passato, ha spiegato il Vicesindaco e Assessore all’urbanistica Luca Paolazzi in Consiglio comunale, si era ipotizzata la costruzione di un centro commerciale, ma ora si è optato per un’idea diversa: tre grandi superfici di vendita e una concezione meno concorrenziale rispetto al commercio esistente centro. Oltre a tre grandi superfici di vendita ci sarà anche lo spazio per un’attività ricettiva e – nelle intenzioni della Giunta - per ospitare Banda e Gruppo Strumentale di Lavis all’interno di una nuova “Casa della Musica”.
Grazie agli accordi pubblico – privati, la permuta porterà nelle casse comunali 491mila euro, ulteriori 120 mila arriveranno dagli oneri, inoltre i proprietari realizzeranno e cederanno al Comune opere per un valore di 920mila euro; tra queste una strada, una pista ciclopedonale per collegare la borgata con via Filos, la piazzola per l'autobus, allacci e illuminazione pubblica e verde. Sarà inoltre il privato a garantire la manutenzione delle opere pubbliche per 10 anni e a manutentare sempre il verde.
Il progetto prevede 7700 metri quadrati coperti, per una superficie commerciale utile di 7500, tutti su un unico livello. L'altezza massima degli stabili sarà di 6-8 metri e la volumetria totale di 47mila metri cubi, meno della metà di quanto era stato approvato con il Piano Attuativo del 2013.
Ora, come da norma, gli atti saranno depositati per 30 giorni, utili per chi vorrà presentare osservazioni; intanto il progetto sarà trasmesso agli uffici provinciali competenti.
Tutti i documenti in visione per 30 giorni da lunedì 11 novembre al seguente link elaborati
Spiega il vicesindaco Paolazzi: «11 anni fa qui si era immaginato uno sviluppo che pensavo allora - e penso ancora oggi - sarebbe stato sbagliato. Quello di cui stiamo parlando oggi è tutta un'altra cosa: non un centro commerciale ma di un'area pensata come un prolungamento urbano di ciò che già c'è, in grado di connettere il nucleo di Lavis con ciò che negli anni si è sviluppato nella parte più a nord attraverso delle importanti infrastrutture pubbliche. La Casa della musica qualificherà l’area in chiave comunitaria e relazionale, scongiurando il rischio di creare un'isola anonima e staccata dal paese.
Negli anni abbiamo sentito molte idee e, se l’area fosse stata pubblica, si sarebbero potute fare valutazioni diverse, ma questa era e resta un'area di proprietà privata e con una destinazione commerciale. Per riqualificarla era indispensabile trovare i giusti accordi coi proprietari. In passato, seguendo questa filosofia, in altre zone abbiamo ottenuto a patrimonio comunale asili nido, scuole materne, giardini, parchi, strutture sportive, sale pubbliche, centri servizi per anziani, strade, marciapiedi e sottoservizi.
In questo specifico caso, ai privati abbiamo chiesto di pensare un intervento a misura di Lavis, rispettoso delle dinamiche territoriali e del paesaggio; abbiamo chiesto di rinunciare a tanta volumetria, tanta superficie e tanta altezza; abbiamo chiesto un impegno sulla progettazione architettonica affinché non fosse l'ennesima area commerciale anonima e grigia; abbiamo chiesto un impegno per la costruzione e cessione di opere pubbliche che eccedono di gran lunga gli oneri dovuti; abbiamo chiesto e ottenuto la disponibilità a trovare una formula sostenibile per le casse comunali per la realizzazione di una nuova casa per le associazioni musicali, su cui nei prossimi mesi lavoreremo insieme».
A cura di
Allegati
Contenuti correlati
Ultimo aggiornamento: 11 novembre 2024, 17:12